L’accordo Automobilista vincitore. Distrugge pneumatico in “Transpolesana” Risarcimento dell’Anas
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Articolo pubblicato su “il Corriere della sera – Corriere del Veneto”, mercoledì 26 marzo 2014
ROVIGO – A causa dell’asfalto dissestato l’auto che sta guidando viene danneggiata. Allora fa causa all’ente gestore, e la vince.
Circa un anno fa in Transpolesana, all’altezza di Castelguglielmo in direzione di Rovigo attorno alle 21.30, una profonda buca sull’asfalto distrusse un pneumatico anteriore di marca Bridgestone nuovo e il relativo cerchio in lega della sua Fiat Panda da poco acquistata. Per questo motivo un polesano 50enne ha intentato una causa di risarcimento danni all’Anas, ente gestore dell’arteria viaria, davanti al giudice di pace di Lendinara Patrizia Prando ottenendo nei giorni scorsi piena soddisfazione.
Assistito dall’avvocato Andrea Rossi del foro di Rovigo, il polesano ha raggiunto un accordo con Anas prima di arrivare al pronunciamento della sentenza. L’ente viario si è accordato per rifondere 630 euro all’automobilista, ovvero i soldi della sostituzione del cerchio in lega e del pneumatico e l’assetto delle ruote anteriori, più le ore di manodopera necessarie per il lavoro. Alle spese legali dell’automobilista ha invece provveduto la sua assicurazione.
Come rileva il legale Rossi, «la volontà di Anas di accordarsi è la prova che la documentazione da noi presentata nella prima udienza era inattaccabile». Infatti in quella occasione l’automobilista aveva presentato al giudice di pace di Lendinara il rapporto della polizia stradale di Badia su quanto accadutogli la sera del 30 marzo 2013 in Transpolesana. «Diventava quasi impossibile per i conducenti evitare le buche, nonostante il limite di velocità – si legge nel documento – dei 70 chilometri orari imposto dall’ente gestore».
La profondità della buca in cui finì il 50enne in quel tratto specifico della Rovigo-Verona, proseguiva il rapporto degli agenti della Polstrada badiese, «era tale da formare un gradino con spigolo vivo che ha danneggiato il pneumatico e il cerchio». Ma in termini generali, quella parte della Transpolesana un anno fa era molto dissestata. Nelle giornate di pioggia, come appunto quella dello scorso 30 marzo 2013, le buche «non erano visibili perché piene d’acqua e la loro presenza veniva rilevata solo a seguito di un impatto dell’auto».
Antonio Andreotti
Se ti interessa approfondire l’argomento, leggi l’articolo scritto dall’avvocato Rossi dal titolo Buca sulla strada : Comune condannato a pagare i danni all’auto