Divorzio breve, da oggi è possibile divorziare in tempi più veloci
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Da oggi, marito e moglie potranno mettere la parola “fine” al loro matrimonio e dirsi addio, in modo più veloce.
Il 26 maggio 2015 è, infatti, la data in cui diventa operativa in Italia la legge che accorcia i tempi per chiedere il divorzio.
Occorre da subito mettere in chiaro che, per liberarsi da un matrimonio in crisi e da un coniuge con cui, per le più varie ragioni, non si vuole più condividere la vita coniugale, bisogna ancora percorrere un doppio “passaggio”, prima chiedere la separazione e poi il divorzio.
Fino a ieri, che cosa succedeva?
Il coniuge che voleva chiedere il divorzio all’altro, doveva attendere il decorso di almeno 3 (lunghi) anni dalla data della separazione.
A questo periodo di attesa, doveva sommarsi anche quello necessario ad ottenere in Tribunale la separazione ed il divorzio, giudiziale o consensuale / congiunto che fossero.
Quindi, accadeva che i coniugi erano costretti ad attendere molti anni, anche di conflitti e per questo, non potevano programmare nuove scelte di vita, anche sentimentale.
Quali sono le novità della legge sul divorzio rapido?
La più importante novità prevista dalla nuova legge (6 maggio 2015 n. 55, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 11 maggio 2015) è chi vuole divorziare vede accorciati i tempi di attesa dalla separazione per promuovere la domanda di divorzio ed a questo proposito, essi sono di:
- 1 anno, in caso di separazione giudiziale, dalla data di avvenuta comparizione dei coniugi davanti al Presidente del Tribunale;
- 6 mesi di attesa con analoga decorrenza, in caso di separazione consensuale, anche in ipotesi di trasformazione in consensuale di un procedimento iniziato in modo contenzioso dai coniugi;
- sempre 6 mesi, in caso di separazione ottenuta con la negoziazione assistita da almeno un avvocato per parte (di questa novità parlo diffusamente in questo post: separazione e divorzio, senza l’intervento del Tribunale) o dai coniugi avanti l’Ufficiale di stato civile anche con l’ assistenza di un legale.
E nel caso in cui la coppia abbia figli?
Questo “sconto” sui tempi del divorzio viene concesso anche in presenza di figli, sia pure minori.
Un’ulteriore novità prevista da questa legge, riguarda il procedimento di separazione, ed in particolare lo scioglimento della comunione legale dei coniugi.
Più precisamente, viene anticipato il momento in cui viene sciolta la comunione, in particolare:
- in caso di separazione giudiziale, nel momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separati;
- in caso di separazione consensuale, alla data di sottoscrizione del relativo processo verbale avanti il suddetto Presidente, purché omologato.
Anche questa ultima novità è importante perché consente di anticipare il momento in cui si definiscono i rapporti patrimoniali tra i coniugi separati.
A quali procedimenti si applicano queste novità?
Tutti i procedimenti saranno beneficiati, fin da subito, da queste novità.
Esse si applicheranno anche ai procedimenti in corso alla data odierna, anche nei casi in cui il procedimento di separazione che ne costituisce il presupposto risulti ancora pendente.
Questa riforma sarà già utile per tutti coloro che, avendo promosso una separazione negli anni 2013 – 2014, erano in attesa dello scadere del decorso del termine dei 3 anni previsto dalla vecchia legge, per poter divorziare.
In tutti questi casi, già da subito, potranno valutare di dirsi definitivamente addio …